lunedì 11 ottobre 2010

Inception, piacevole polpettone. Anzi, polpettine. Al sugo.


Ero assente. Non dalla frequentazione degli schermi di vario tipo (pc, laptop, tv e cinema), quanto dai fornelli. Così è trascorso quasi un mese e il blog è rimasto fermo. Cercate di capire, ero a dieta. Lo sarei ancora, ma ho deciso di essere meno rigorosa e di non perdere troppo l'abitudine ai fornelli, quindi conto di farmi viva più spesso. 
Iniziamo con il film del momento. INCEPTION. Ebbene dopo aver letto varie interviste ante release in cui i giornalisti e gli stessi attori giuravano unanimemente che la visione del film era di una difficoltà estrema in quanto solo un'applicazione mentale costante poteva garantire la comprensione della intricatissima trama, sono rimasta un po' così. Sì, la successione degli avvenimenti è complessa, perché ogni scena costituisce il pezzo di un puzzle, o meglio di una matrioska. Ma una volta capito il principio, non è questa grande fatica intellettuale. Si tratta di un film piacevole a metà tra il thriller, la fantascienza e il film d'azione, ben costruito, se tralasciamo la totale mancanza del tratteggio caratteriale dei personaggi, appena abbozzati, Leonardo DiCaprio incluso. Per non parlare di Ellen Page, che in Juno brillava per simpatia e naturalezza e qui interpreta un'architetto genietta, l'ultima arrivata che capisce tutto al volo con un escamotage piuttosto basso. No, non psicanalizza affatto Dobb-DiCaprio, come lessi sulla copertina di una rivista femminile, né costruisce con lui un rapporto di fiducia, ma per scoprire cosa gli passa per la testa gli entra letteralmente dentro, violando uno dei suoi sogni e scoprendo così l'inghippo che tutti gli altri ignorano (che poi è Marion Cotillard in versione moglie assassina).
Il resto è sogno nel sogno nel sogno, con tempi che si accorciano e si allungano, forza di gravità che viene a mancare, certezze scientifiche mai spiegate, leggi della fisica violate, tanti combattimenti. E la certezza che  si possa instillare nella mente di qualcuno un'idea, fino a che quest'idea lo possieda del tutto.
Inception mi è davvero piaciuto, l'ho trovato avvincente e originale, ma non ditemi che si tratta di un film psicologicamente provante. E' comunque un polpettone.
E per restare in tema di polpettone, vi lascio la ricetta delle polpettine che ho fatto qualche tempo fa. Sono andata un po' a occhio con le dosi, ma cercherò di essere quanto più precisa nel riportare i passaggi. 

Polpettine al sugo (x 6)
500 gr di carne trita scelta di vitellone
1 etto di prosciutto cotto
1 uovo
3-4 cucchiai di parmigiano reggiano grattuggiato
5-6 cucchiai di pangrattato
passata di pomodoro rustica
basilico
sale q.b.

Tritate finemente il prosciutto cotto e unitelo al macinato. Mescolate e aggiungete sale, parmigiano e l'uovo sbattuto. Infine legate il tutto con pangrattato. Impastate il composto in palline della grandezza di una noce. Mettete a scaldare una padella larga antiaderente e saltate delicatamente le polpettine, senza aggiungere olio (fanno già il loro grasso).. Una volta rosolate un pochino aggiungete la passata di pomodoro fino a coprirle, un pizzico di sale, qualche foglia di basilico e lasciate cuocere a fuoco lento per 20-30 minuti. Potreste accompagnarle a un purè di patate (o patate lessate, che assorbono il sughino).
Buon appetito!


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